Il punto di partenza per un rapporto sano e armonioso con se stessi e il proprio corpo è l’equilibrio psichico, senza il quale si rischia di perdere la voglia di vivere e la capacità di affrontare le sfide dell’esistenza umana.
Questo equilibrio ha molti nemici, che possono essere affrontati e vinti se si conoscono le dinamiche della psiche.
Si può iniziare dedicando un po’ meno tempo a rimuginare sui problemi (rimuginare su un problema non lo scioglie, ma lo rende sempre più grande nella nostra mente, trasformando quindi piccoli problemi in questioni irrisolvibili), magari addossando le colpe a qualcuno o a qualcosa. Quando analizziamo quello che ci è capitato cerchiamo invece di comprenderne le motivazioni profonde (quelle vere, che spesso ci vergogniamo di ammettere), i bisogni emotivi e le paure che le hanno determinate.
Queste pause di riflessione possono risultare molto efficaci se compiute in uno stato di rilassamento. Se non conoscete tecniche specifiche basta a volte una semplice passeggiata in campagna, in un parco o in riva al mare. Lasciatevi aiutare dall’atmosfera del luogo per ritrovare il vostro IO, staccandovi dagli assilli quotidiani.
Oggi viviamo sommersi in quella che viene definita “la cultura della felicità”, che ci obbliga a respingere il dolore, che sia fisico o psichico. Un esempio classico è il mal di testa, che deve subito essere soppresso con un potente analgesico. oppure in caso d’ansia, quando si interviene con sonniferi e psicofarmaci.
Ancora,quando si cerca di creare una campana di vetro intorno a noi e ai nostri figli in realtà facciamo un favore alle malattie, indebolendo (perché non si allenano mai) le nostre difese immunitarie naturali, oltre che intossicare il fegato (che deve metabolizzare i farmaci), cosa che aumenta depressione e malumore.
Riscoprire il ruolo positivo della giusta sopportazione del dolore è invece benefico, a patto che lo si veda come momento fisiologico dell’esistenza, oltre che campanello corporeo che ci avvisa che siamo in uno stato di disequilibrio nella nostra vita.
Pinuccio Massaiu