Le otturazioni in amalgama di mercurio possono causare danni alla salute?

È da oltre vent’anni che mi batto per sensibilizzare pazienti e colleghi su questo tema. Il basso costo, la facilità di applicazione, la resistenza e la durata hanno contribuito molto al successo delle amalgame dentali, permettendo loro negli anni passati ad arrivare a dominare il settore odontoiatrico.

Le otturazioni in amalgama d’argento – definite in maniera impropria “piombature”, anche se questo metallo non è mai presente nella lega di amalgama – contengono circa il 30% di argento e il 50% di mercurio, oltre ad altri metalli come rame, stagno, zinco, oro, palladio.

Sono metalli diversi che creano con il contatto dei fluidi orali il cosiddetto “effetto pila” determinano una lenta corrosione con conseguente rilascio di metalli nell’organismo del paziente che li ha in bocca.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nei paesi industrializzati l’amalgama dentale è la maggior fonte di esposizione al mercurio. La comunità scientifica è concorde nell’affermare che il mercurio è un veleno e che le otturazioni in amalgama d’argento ne rilasciano piccolissime quantità nel tempo.

Sappiamo che in ogni paese dell’Unione Europea sono stati eliminati dal commercio e dall’uso i vecchi termometri al mercurio, proprio per il rischio che, in caso di rottura, il metallo tossico (esattamente uguale a quello contenuto nelle otturazioni metalliche) potesse venire a contatto con la pelle, inalato o ingerito. Figurarsi cosa succede a averlo costantemente in bocca!

Molti paesi che da anni stanno portando avanti battaglie per il miglioramento della salute dei loro cittadini (come Norvegia, Danimarca e Svezia), hanno bandito l’utilizzo dell’amalgama in campo odontoiatrico fin dal 2008.

Il mercurio contenuto nelle otturazioni viene lentamente rilasciato per vaporizzazione e corrosione, nella cavità orale e per diffusione alla radice del dente. Dopo 10 anni il 50% del mercurio non è più nell’amalgama, ma si è diffuso nell’ambiente circostante.

Il corpo elimina questa sostanza tossica in vari modi: si trovano tracce di mercurio nelle urine, nel sudore, nei capelli e persino nell’aria espirata dai soggetti che hanno le otturazioni metalliche.

I sintomi legati all’intossicazione da mercurio sono i più vari in quanto dipendono dalla sensibilità dell’organo maggiormente interessato e dalle caratteristiche individuali della persona che le porta.

Secondo vari studi queste sono le patologie maggiormente correlate:

  • allergie
  • lesioni mucose del cavo orale
  • sensibilizzazione immunitaria
  • immunotossicologie
  • effetti elettrogalvanici
  • deposito del mercurio nelle zone del corpo a maggior contenuto di grassi 

Perfino la rimozione dell’amalgama d’argento ha i suoi rischi e sono perciò necessari appositi protocolli di sicurezza per garantire il risultato nella piena sicurezza del paziente, come l’utilizzo di drenanti pre-seduta, la diga di gomma (un foglio di gomma che isola il campo tranne il dente su cui si opera durante la rimozione) che elimina la possibilità di ingestione dei residui dell’amalgama, l’impiego dell’aspiratore chirurgico ad alta velocità e di appositi filtri nasali.

In seguito all’eliminazione dell’amalgama si andrà a ricostruire, con materiali compatibili con il nostro corpo, lo spazio lasciato dalla vecchia otturazione, nel rispetto della corretta occlusione dentale.

Pinuccio Massaiu