Uno smartphone, che sia un iPhone, un Samsung o uno dei loro tanti nuovi competitor è ormai diventato parte integrante delle nostre vite. Siamo una società sempre più interconnessa. Non ci possiamo quasi più permettere di non essere reperibili.
Mi ricordo che quando avevo poco più di vent’anni e facevo il servizio militare riuscivo a sentire la donna che è diventata mia moglie un paio di volte alla settimana, usando le vecchie cabine a gettoni.
Ora, con la tripla spunta – quella azzurra – di WhatsApp riusciamo a sapere anche se una persona ha letto il nostro messaggio e non ci ha risposto. Fare chiamate internazionali – vi ricordo che fino a vent’anni fa, l’effettuare una chiamata extraurbana costava moltissimo! – è semplice ed economico, con sistemi come Skype, Facetime o WhatsApp stesso.
Siamo collegati dalle mail e dai Social, che sia il popolare Facebook o il più professionale Linkedin, con in mezzo una marea di altri canali, come Twitter, Istagram, Youtube.
Ma allora, perché mai gli imprenditori italiani non usano i loro smartphone per lavorare H24? In Italia sono presenti più indirizzi mail che abitanti (spesso una persona possiede più mail, anche perché molte vengono generate per acquistare online o per iscriversi a pagine specifiche). Eppure l’utilizzo della mail fa calare drasticamente questa statistica al 39% della popolazione, con 21 milioni e mezzo su 60 milioni di abitanti. Questo significa che molte mail esistenti sono morte o morenti.
Eppure la mail è uno strumento cruciale per comunicare, a maggior ragione per un imprenditore. I motivi sono semplici e voglio riassumerli in tre punti:
1 – deve essere facilmente raggiungibile sia dai clienti che dai collaboratori. Trovo assurdo il fatto che, quando devo contattare un professionista, questi non mi risponde al telefono e magari mi richiama due giorni dopo (o non lo fa proprio!). Il mondo è sempre più veloce e la pazienza del consumatore si accorcia di conseguenza. Aspettare anche solo un giorno rischia di farci perdere un’opportunità importante, non dimentichiamolo mai. Stessa cosa con i collaboratori. Perché non creare un gruppo su WhatsApp (o anche più gruppi, a seconda della complessità della nostra struttura aziendale) e su Facebook per condividere rapidamente avvisi, comunicazioni, elogi?
2 – deve leggere le mail e rispondere velocemente quando necessario, senza rimandare. Questo è un’implementazione del punto precedente. La mail è strumento vitale per tenerci collegati ai clienti, ai collaboratori, ai soci, ai fornitori, alla banca, al commercialista e a tutte quelle figure vitali per la vita della nostra attività. Se dobbiamo essere sempre reperibili alle chiamate, la mail è la seconda cosa da tenere sotto controllo. Impariamo a chiedere (e a fare) un bel riassunto di quanto detto a voce e a farcelo inviare per mail. Verba volant, scriptamanent!
3 – deve gestire sia la propria pagina personale che quella aziendale su Facebook (o Instagram) quotidianamente. Questo farà storcere il naso a molti, ma è un dato di fatto incontrovertibile. Se avete un’attività è importante che questa sia presente su internet in generale e sui social network in particolare. Un social è, per l’appunto, sociale. Questo vuol dire che va costantemente aggiornato con contenuti di qualità. Immaginate di essere con degli amici al bar: se la vostra conversazione fosse nulla, insulsa o noiosa, siete sicuri che gli altri vi inviteranno di nuovo? Ecco, ora sostituite il bar con un profilo social aziendale e la conversazione con l’aridità dei post che troppo spesso vengono pubblicati da professionisti che non hanno compreso come va utilizzato correttamente questo potente strumento.
Queste tre cose, che prima richiedevano di avere un computer portatile e magari una chiavetta internet, sono state unite tutte dall’avanzamento della tecnologia. Lo smartphone può permetterci di rispondere a chiamate e messaggi in Italia e all’estero, di creare gruppi di discussione e comunicazione aziendale, di sfruttare al massimo lo strumento mail e di monitorare tutto il giorno i nostri profili sociali aziendali.
Per questi motivi chiunque ambisca a diventare, ad essere o a rimanere imprenditore, non può non avere uno smartphone sempre con sé. E utilizzarlo in maniera utile, proficua e intelligente.
PinuccioMassaiu