La promozione su social come Facebook, Istagram o Youtube sta diventando una necessità sempre più sentita in campo imprenditoriale. La ragione del loro utilizzo è molto semplice: mettono in collegamento un numero di persone un tempo inimmaginabile, permette iterazione continua e genera interesse per quello che si dice (sempre che abbia un valore).
Un gran numero di professionisti, compresi molti colleghi dentisti, si sono avventurati nel settore, ma troppi di loro hanno mollato subito e altri ancora non vedono risultati soddisfacenti.
Eppure il mezzo, te lo posso assicurare per esperienza, è più che efficace. Lo dimostra la vitalità dei profili Facebook e Instagram dello Studio Massaiu, che si tramutano in nuovi pazienti, collaborazioni e partnership.
Sarà fortuna? Proprio no. È solo questione di strategia, dedizione, tanto lavoro preparatorio, creatività ed empatia.
Ma analizziamo il problema da vicino. Cosa succede a chi entra sui social perché ha notato che il suo competitor locale l’ha fatto e ottiene buoni risultati? Abbiamo alcuni casi:
- Il dentista che non ne sa niente e vuol fare da sé: creare una pagina non costa nulla, né in termini economici e neanche di tempo: sono solo alcuni semplici passaggi automatici, dove si viene guidati dal sistema stesso. Questa persona potrà quindi creare la sua pagina “Studio dentistico XY”, caricarci il suo logo (l’avete? Perché se no avete un problema) e avrà… una pagina bianca!
- Il dentista che non ne sa niente e chiede aiuto: è quello che delega tutto ad un esperto esterno (un social media manager). In tal caso avrà un lavoro bello e carino, fatto con tutti i crismi, senonché… Ha di nuovo una pagina bianca! Questo perché l’esperto di marketing non ha la minima idea di quello che fa un dentista e perciò, da prassi, vi creerà un bell’involucro che avete da riempire. Insomma, siete punto a capo
- Il dentista che ha studiato come funzionano queste meccaniche: è quello che ha seguito in prima persona (magari assieme ad una segretaria che si specializzerà in quel ruolo) un corso di social media marketing. Ora sa come agire e saprà che, anche se vorrà potrà demandare alcuni aspetti tecnici ad un professionista (ad esempio per la creazione del sito), per il resto sarà lui o un suo collaboratore a doverlo tenere aggiornato
Arriviamo quindi al punto forte di questo articolo: Facebook, il sito o qualsiasi social non sono la magica soluzione al problema. Creando una pagina non ci si deve aspettare di ottenere alcun risultato e non credete ai miracoli che troppo spesso vi vengono proposti da certe agenzie di marketing, tipo “Primo sui motori di ricerca in soli 3 mesi!”.
Riflettici sopra un attimo solo. Pensi che quel commerciale non abbia detto la stessa cosa agli altri dieci dentisti che ha visitato prima di te? E soprattutto, metti caso che diventiate tutti suoi clienti, come faranno a mettervi tutti primi sul motore di ricerca?
Il vero punto di tutta la questione risiede su tre cose, che io riassumo nelle tre “C” (scrivile sul muro che vedi davanti a te tutte le mattine):
- Contenuti: devi sviluppare un piano editoriale con materiali di diverso tipo (articoli, pillole, aforismi, video, foto di vita dello studio).
- Capacità di interessare: ogni contenuto deve essere pensato nell’ottica di essere utile al nostro pubblico. Fatti sempre questa domanda “Quello che sto scrivendo è per me, per un mio collega o per il mio paziente?”.
- Costanza: Non ti puoi fermare dopo tre mesi (dove spari tutte le cartucce e spendi il budget che ti eri prefissato) perché non hai visto risultati apprezzabili. La socialità non si crea in poco tempo (a meno che non sei un cantante, un attore o un calciatore famoso), ma si fonda sull’iterazione continua fornita ai pazienti tramite contenuti di valore (tradotto: interessanti e/o utili).
Ora hai una serie di cose su cui riflettere, vedi in che categoria vuoi posizionarti tra le tre di cui ti ho parlato. Se hai dubbi o curiosità non esitare a contattarci, siamo qui per darti una mano!
Pinuccio Massaiu