Come nasce il successo?

Fai un giro in una grande libreria come Feltrinelli o Mondadori. Ora vai nella sezione “motivazione” o “business”. Guarda un po’ di titoli e troverai dozzine e dozzine di libri, perlopiù di autori americani tradotti in Italia, su come raggiungere il successo. È un riflesso della nuova concezione smart dell’approccio ottimale al lavoro. Smart è un vocabolo inglese che si può tradurre come “intelligente”, ma con una sfumatura che indica finezza, leggerezza o praticità che lo rende orecchiabile e perfetto per indicare soluzioni audaci, creative e, per l’appunto, di sicuro successo.

Come il canto di una sirena, coach e formatori sono approdati anche nella nostra penisola, schiacciata dalla nube nera della crisi economica, portando la formula magica, una luce di speranza made in USA, un po’ come fu il piano Marshall dopo la catastrofe del secondo conflitto mondiale. Io stesso ho esplorato con successo negli ultimi dieci anni questo nuovo approccio, ed oggi posso dare i miei personali pro e i suoi contro.

Da un lato la motivazione, il self-help, la leadership, la comunicazione, l’intelligenza emotiva e tutte queste discipline mentali e comportamentali hanno degli indubbi effetti positivi. Per chi le fa proprie, le studia e – SOPRATTUTTO! – le mette in pratica, possono cambiare la vita in maniera straordinaria. Come i retori dell’antichità greci e romani, che studiavano le tecniche di respirazione, dizione, memorizzazione, citazione, parlare in maniera persuasiva con il pubblico (ora gli americani l’hanno riscoperto e ce lo vendono come public speaking, ma le sue regole le hanno create Demostene e Cicerone), il fare proprie quelle che sono definite soft skills ti rende più competitivo rispetto a chi non le ha.

Un altro aspetto bellissimo delle soft skills è che non sono per forza innate. Alcuni ci nascono (o meglio dire hanno delle esperienze di crescita che gli permettono di svilupparle naturalmente), ma chi non ha avuto questa fortuna le può sempre imparare, a qualsiasi età! Basta avere la volontà, la dedizione e il tempo.

Ecco, siamo arrivati al punto critico. Il grande “contro” dei libri e dei corsi motivazionali che ti vogliono vendere a tutti i costi qualcosa, ma non puntano in verità ad insegnarti nulla. Con questo non voglio dirti che nei testi e nelle giornate che magari hai pagato ti sono state dette stupidaggini. La maggior parte delle volte le cose scritte o dette sono tutte giuste. Il problema è, che per cercare di convincerti ad acquistare libro o corso, viene aggiunte una terribile postilla: sarà tutto facile, ma soprattutto sarà tutto breve!

Un click emotivo insomma. Vieni al corso, compra questo libro e la tua vita cambierà! Come una sorta di benedizione magica che scende dal cielo, i tuoi probeli, personali e professionali si sistemeranno e tutto andrà al suo posto. Ecco, qui sta la fregatura, e sono pochissimi i veri maestri che avranno il coraggio di dirti (con il rischio di vederti scappare via, e quindi di perdere il guadagno dalla tua formazione) che il cammino per il successo non sarà per nulla facile!

Rifletti un secondo: se i più grandi formatori al mondo come Anthony Robbins, Brian Tracy, JimRohn, Richard Bandler, Stephen Covey o Robert Kiyosaki avessero la ricetta magica per dare a tutti il successo con corsi e libri, non dovrebbero aver trasformato nel tempo milioni e milioni di persone?

Con questo non ti dico che non devi andare da loro o leggere quanto hanno scritto (io l’abbiamo fatto) perché hanno molto da insegnare, piuttosto è che non tutti sono pronti a farsi il mazzo per far proprio quello che hanno da dire, rielaborarlo in modo che si adatti alla propria vita e infine metterlo in pratica tutti i santi giorni.

Tu che cosa vuoi fare?

Pinuccio Massaiu