Il mito della Caverna e la strada verso il Successo

Spesso, quando scrivo per questo blog, mi sono al passato. I pensieri dei grandi uomini mi hanno sempre indicato la strada per le mie personali riflessioni, che ho poi messo in pratica nella vita personale e familiare, nel mio studio dentistico, come imprenditore e come formatore.

Anche quest’oggi mi farò guidare da uno di loro, e nello specifico dal “Mito della caverna” del filosofo greco Platone. Vediamo quindi la sua storia e poi commentiamola assieme.

Abbiamo un gruppo di prigionieri che sono stati incatenati fin dall’infanzia nelle profondità di una caverna. Non solo le membra, ma anche la testa e il collo sono bloccati, in maniera che gli occhi dei malcapitati possano fissare solo il muro dinanzi a loro.

Alle spalle dei prigionieri è stato acceso un enorme falò e, tra il fuoco e i prigionieri corre una strada rialzata. Lungo questa strada è stato eretto un muretto lungo il quale alcuni uomini portano forme di vari oggetti, animali, piante e persone. Le forme proiettano la propria ombra sul muro e questo attrae l’attenzione dei prigionieri.

Mentre un personaggio esterno avrebbe un’idea completa della situazione, i prigionieri, non conoscendo cosa accade realmente alle proprie spalle e non avendo esperienza del mondo esterno (incatenati fin dall’infanzia), sono portati ad interpretare le ombre “parlanti” come oggetti, animali, piante e persone reali.

Ad un certo punto un prigioniero riesce a liberarsi dalle catene e scopre che si è trovato per anni in una caverna buia, mentre al di fuori della strada vi è un mondo immenso, tangibile, reale. Allo stesso tempo vede per la prima volta la vera luce, non solo quella del fuoco che rischiarava la parete della caverna.

A quel punto, per prima cosa arriverà il dolore e il senso di accecamento, per lui che era abituato all’oscurità.

Sarà confuso, dubbioso, spaventato. Il vero mondo è quello che conosceva, ovvero le ombre proiettate sul muro dai burattinai che li imprigionavano, oppure le incognite del mondo esterno che ha appena scoperto?

Vi è inoltre un’ultima incognita. Se anche avesse il coraggio di uscire e godere delle meraviglie del mondo esterno e reale, dovrebbe poi tornare indietro nell’oscurità per salvare i suoi compagni?

Ma, soprattutto, questi ultimi lo accoglieranno come un liberatore oppure, non comprendendo la sua scoperta, reagiranno male al suo tentativo di aprire loro gli occhi?

Riuscirà a convincerli della necessità di soffrire – come ha fatto lui – per affrontare il percorso di consapevolezza necessario ad abbandonare la caverna e le sue illusioni, oppure questi preferiranno la confortante certezza dovuta agli anni e anni di accettazione del poco che avevano davanti?

Ecco, questa è un po’ la situazione che tutti coloro che intraprendono un percorso di crescita si trovano davanti. Sono i primi che, nel gruppo di persone che frequentano, realizzano che il mondo attorno a loro non è come sembra, oppure non gli basta più così com’è.

Perciò iniziano ad esplorare altre strade, conoscere nuove persone, seguire corsi diversi e pian piano cambiano il loro atteggiamento, raggiungendo risultati molto diversi da tutti gli altri.

Questo cosa comporta? In principio ben poco, il cambiamento non è immediatamente percepito, perciò chi ci conosce farà qualche battuta e nulla più. In seguito, però, quando il divario di crescita tra noi e loro si farà sempre più incisivo, saranno solo due le alternative possibili.

  1. Le persone ci seguiranno nel nostro percorso di crescita e sviluppo, cambiando a loro volta.
  2. Le persone inizieranno prima a criticare quello che facciamo, dicendoci che è difficile, che non si può fare, che è pericoloso, che è strano (o che siamo diventati strani) o che è troppo faticoso o dispendioso. In seguito, vedendo che non demordiamo, si allontaneranno da noi in modo più o meno traumatico.

Questo sarà il momento più difficile. D’altro canto, ogni decisione implica una scelta, nella quale dobbiamo sacrificare qualcosa per raggiungerne un’altra. Facciamoci guidare dalla frase di Platone “Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro: voler accontentare tutti” e trasformiamola in un principio di vita.

Ogni strada di successo è costellata di sacrifici, impegno e forza di volontà. Se desideri metterti in viaggio con una meta ambiziosa è tempo di farne un po’ di scorta.

Pinuccio Massaiu